Saporinlibertā
 

 

 
“Saporinlibertà” si presenta, per questa sua quarta edizione, ricca di novità e con la forza di una rassegna che è stata capace di ritagliarsi uno spazio importante all’interno degli eventi enogastronomici del nostro Cantone.
 
Pur essendo un’iniziativa giovane, al suo quarto anno di vita può definirsi consolidata: i ristoratori vi partecipano con grande entusiasmo e, soprattutto, il pubblico la riconosce come una concreta realtà per la scoperta (o riscoperta) del nostro territorio e delle nostre tradizioni. “Saporinlibertà” cresce e con la sua crescita si pongono nuovi obiettivi e si cerca di abbracciare le necessità di tutti, del pubblico, dei ristoratori, degli Chef. Per questo motivo il comitato ha, nel corso di questi primi anni di attività, portato dei correttivi affinché la proposta verso i clienti fosse sempre più attrattiva e riconosciuta come di qualità.
 
La farfalla di “Sporinlibertà”, continua a svolazzare di tavolo in tavolo, di ristorante in ristorante e quest’anno coinvolge anche gli snack-bar, dove una cucina veloce si abbina oggi anche a freschezza e a scelte all’insegna della qualità locale; inoltre il comitato quest’anno ha introdotto un nuovo concetto: “il piatto in libertà”, ovvero la possibilità di proporre un piatto svincolato dalla regola del disciplinare di “Ticino a Tavola” e di inserire nella propria carta di “Saporinlibertà” un piatto caratteristico del locale o di una specialità dello Chef, che possa unire ai nostri sapori territoriali anche quelli di altri paesi o altre culture.
 
Questi punti portano oggi il comitato organizzatore a poter presentare una rassegna, che quest’anno aggiunge una settimana di attività (quattro settimane complessive) e che permetterà di scoprire più di 12 menu completi e più di 110 piatti tra primi, piatti forti e dessert. Tra i piatti presentati non mancano proposte per i vegetariani e un occhio anche per i più piccoli con piatti a loro espressamente dedicati.
 
Grande importanza è stata data anche all’abbinamento dei vini. I ristoratori hanno scelto con attenzione e proposto ben 35 vini ticinesi differenti e, in alcuni casi anche un particolare abbinamento con le birre artigianali e la gassosa ticinese.
 



 

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